IN QUESTA PAGINA VEDREMO QUALI SONO I PASSAGGI E LE PRESCRIZIONI CHE PORTANO ALLA STESURA DI UNA TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE.
UNA VOLTA SCELTO L'ARGOMENTO DELLA TESI DI LAUREA (DI CUI ABBIAMO PARLATO ALLA PAGINA "SCELTA TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE"), AVER INDIVIDUATO IL RELATORE CHE SUPERVISIONERA' IL LAVORO, ED AVER PRESENTATO ALLA SEGRETERIA DEGLI STUDENTI I DOCUMENTI NECESSARI,OCCORRE A QUESTO PUNTO SCRIVERLA.
COME SCRIVERE UNA TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE, QUESTO DIPENDE MOLTO:
1) DALL'ARGOMENTO SCELTO;
2) DA COME SI E' INTESO IMPOSTARE TUTTO QUANTO LO STUDIO;
3) DALLE INFORMAZIONI CHE ALL'INTERNO DELL'ELABORATO SI RITENGONO PIU' IMPORTANTI;
4) DALLO SCOPO E DAGLI OBIETTIVI CHE LA TRATTAZIONE SI PREFIGGE;
5) DAL GUSTO PERSONALE E DALLO STILE DELLO STUDENTE.
TUTTAVIA, QUI DI SEGUITO, SI DARANNO ALCUNI CONSIGLI E DRITTE DI CARATTERE GENERALE PER AIUTARE LO STUDENTE IN QUESTO LAVORO.
QUESTO DIPENDE DAL TIPO DI ORDINAMENTO A CUI SI APPARTIENE E ANCHE DALLA TESI DI LAUREA CHE SI E' SCELTA (SE ESISTE MOLTO MATERIALE A
RIGUARDO, OPPURE SE L'ARGOMENTO HA MOLTO INTERESSATO LO
STUDENTE).
PER GLI STUDENTI DELLA LAUREA TRIENNALE, LE TESI DI LAUREA NON SONO
OBBLIGATORIAMENTE MOLTO VOLUMINOSE. LA LUNGHEZZA MEDIA SI
AGGIRA INTORNO ALLE 70 PAGINE, SE NON MENO. IN REALTA' CAPITA DI VEDERE, ANCHE SE NON MOLTO SPESSO PERO', TESI DI LAUREA TRIENNALE
ANCHE PIU' CORTE (CIRCA 50 PAGINE).
TUTTAVIA SCONSIGLIEREI UNA
TESI DI LAUREA TROPPO STRINGATA, ANCHE PERCHE' UNA TESI RICCA DI MATERIALE
ED ESAURIENTE NELLA TRATTAZIONE HA SEMPRE MAGGIOR SUCCESSO DI
UNA PIU' RIDOTTA. PER QUESTO MOTIVO SI PUO' FISSARE
COME LIMITE PER UNA TESI DI LAUREA TRIENNALE NON MENO DI 70
PAGINE.
PER GLI STUDENTI DI LAUREA SPECIALISTICA O MAGISTRALE, INVECE, LA
TESIDI LAUREA COMINCIA AD ESSERE CORPOSA, E DI ARGOMENTO PIU' IMPEGNATIVO.
IN QUESTO CASO, PER LE RAGIONI DETTE PRIMA, LA
LUNGHEZZA MINIMA E' FISSABILE A 150 PAGINE, SE NON
DI PIU'.
QUESTI VALORI, OVVIAMENTE, RADDOPPIANO SE LA TESI DI LAUREA VIENE
REDATTA IN COLLABORAZIONE.
QUESTA DOMANDA NECESSITA DI DUE RISPOSTE: UNA CHE RIGUARDA LA FORMA, ED UNA CHE RIGUARDA LA SOSTANZA.
PER QUANTO RIGUARDA LA FORMA, LA TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE PUO' ESSERE SCRITTA NELLO STILE-CARATTERE CHE PIU' SI PREFERISCE. ANCHE SE QUASI TUTTI ADOTTANO IL CLASSICO "TIMES NEW ROMAN".
LA GRANDEZZA DEL CARATTERE E' 11-12. CARATTERI PIU' GRANDI, INFATTI, DANNO L'IMPRESSIONE CHE LO STUDENTE ABBIA CERCATO (CON UN TRUCCHETTO FACILMENTE RICONOSCIBILE) DI FAR SEMBRARE LA SUA TESIDI LAUREA PIU' VOLUMINOSA. MENTRE CARATTERI PIU' PICCOLI, OLTRE AD ESSERE PIU' FASTIDIOSI DA LEGGERE, POSSONO RENDERE TROPPO CORTA UNA TESI CHE INVECE MERITEREBBE IMPORTANZA.
L'ALLINEAMENTO DEL CARATTERE DEVE ESSERE OVVIAMENTE "GIUSTIFICATO".
LE PAGINE DEVONO ESSERE NUMERATE.
PER QUANTO RIGUARDA I MARGINI, SI PUO' ASSEGNARE 2-2,5 CM AL MARGINE SUPERIORE E 2 CM A QUELLO INFERIORE. IL MARGINE DI DESTRA PUO' ESSERE ANCH'ESSO DI 2 CM. QUELLO DI SINISTRA, INVECE, DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE FISSATO A NON MENO DI 4 CM, PERCHE' ALTRIMENTI, QUANDO SI PORTA LA TESI A FAR RILEGARE, LA RILEGATURA SI "MANGIA" PARTE DELLO SCRITTO.
LO STILE CON IL QUALE SI SCRIVE LA TESI DI LAUREA DEVE ESSERE IMPERSONALE. QUESTO SIGNIFICA CHE NON SI PUO' PARLARE USANDO LA PRIMA PERSONA, CHE E' UNO STILE DA ROMANZO MA NON DA RELAZIONE TECNICA. SOLITAMENTE SI UTILIZZA PERCIO' IL "NOI" O PREFERIBILMENTE LA FORMA IMPERSONALE DEL "SI".
INOLTRE NON DEVONO ESSERE UTILIZZATI NOTA BENE (N.B.) E POSTSCRIPTUM (P.S.)
PER QUANTO RIGUARDA INVECE COME DEVE ESSERE SCRITTO IL CONTENUTO DELLE TESI DI LAUREA, OGNI STUDENTE SI ESPRIME A MODO SUO, PIU' O MENO STRINGATO O DISCORSIVO.
MA QUESTO NON SIGNIFICA CHE ESISTA UN MODO CORRETTO DI SCRIVERE ED UNO SBAGLIATO: OGNUNO HA IL SUO STILE.
E' IMPORTANTE SAPERE COME CONCATENARE I PENSIERI, E L'ESATTO UTILIZZO DELLA PUNTEGGIATURA.
PER QUANTO RIGUARDA LO STILE CON CUI SI SCRIVE LA TESI DI LAUREA, INVECE, OCCORRE SCRIVERE CHIARO, SEMPLICE, COMPRENSIBILE. CHIUNQUE DEVE POTER ESSERE IN GRADO DI CAPIRE, ABBIA UN'ISTRUZIONE TECNICO-UNIVERSITARIA OPPURE NO.
CERTO, IN QUEST'ULTIMO CASO QUALCHE COSA (O ANCHE DI PIU') POTRA' NON ESSERE CAPITA DAL LETTORE, DAL MOMENTO CHE SI STA SCRIVENDO UNA RELAZIONE SU UN ARGOMENTO DI INGEGNERIA CIVILE. TUTTAVIA L'ELABORATO DEVE ESSERE COMUNQUE CHIARO (ANCHE SE SOLO A GRANDI LINEE) ANCHE A CHI NON HA COMPETENZE NEL SETTORE.
IL FILO LOGICO DEI PENSIERI, PERTANTO, DEVE ESSERE BEN
IDENTIFICABILE: NIENTE RIPETIZIONI, NIENTE ARGOMENTI LASCIATI IN
SOSPESO E POI RIPRESI IN SEGUITO.
NELL'ELABORATO DI TESI DI LAUREA DEV'ESSERE PRESENTE UNA STRUTTURA COMPATTA. SI POSSONO CIOE' DARE TANTE INFORMAZIONI, MA CHE TUTTE SIANO "UTILI". CIOE' CHE TUTTE SIANO NECESSARIE PER POTER SPIEGARE BENE IL LAVORO COMPIUTO.
OGNI ARGOMENTO DEVE ESSERE SPIEGATO APPROFONDITAMENTE, IN MODO CHE ANCHE CHI NON LO CONOSCE POSSA ACQUISIRE INFORMAZIONI, CAPIRE A PIENO IL LAVORO E IL PERCHE' DELLE FASI DI CUI SI COMPONE.
INOLTRE UN ARGOMENTO TRATTATO IN MODO COMPLETO MA NON RIDONDANTE (LA PAROLA ESATTA E' "ESAURIENTE") DA' L'IMPRESSIONE CHE LO STUDENTE ABBIA CAPITO DAVVERO LO STUDIO CHE HA COMPIUTO, CHE CI SI E' APPASSIONATO, E CHE LO CONOSCE MOLTO BENE.
PER FAR QUESTO E' NECESSARIO UTILIZZARE FRASI SEMPLICI, NON MACCHINOSE. E' POSSIBILE UTILIZZARE FRASI LUNGHE, MA CHE SIANO COMUNQUE MOLTO CHIARE, FACILI DA LEGGERE E SOPRATTUTTO "SEGUIRE".
E' IMPORTANTE TENER PRESENTE IL CONCETTO DI "CHIAREZZA": LE INFORMAZIONI FORNITE NELLA TESI DI LAUREA DEVONO ESSERE TALI DA ILLUSTRARE CHIARAMENTE L'ARGOMENTO MA SENZA DILUNGARSI INUTILMENTE. ANCHE PERCHE' SPESSO DILUNGARSI TROPPO SIGNIFICA FORNIRE INFORMAZIONI SOVRABBONDANTI, CHE NON HANNO O HANNO POCA ATTINENZA CON LO STUDIO CONDOTTO. CON IL RISULTATO CHE SI FINISCE FUORI TEMA.
INDIPENDENTEMENTE DALL'ARGOMENTO SCELTO, QUALSIASI TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE E QUALSIASI RELAZIONE TECNICA DEVONO AVERE LA SEGUENTE STRUTTURA:
1) FRONTESPIZIO, CONTENENTE NELL'ORDINE IL NOME DELL'UNIVERSITA', DELLA FACOLTA', DEL CORSO DI LAUREA, DELL'ORDINAMENTO, IL TITOLO DELLA TESI, IL NOME DEI REVISORI E DEL CANDIDATO, E PER ULTIMO L'ANNO ACCADEMICO.
2) INDICE DETTAGLIATO, CONTENENTE IL SOMMARIO DEI CAPITOLI E DEI PARAGRAFI DI CUI SI COMPONE L'ELABORATO.
3) INTRODUZIONE, NELLA QUALE SI DEFINISCE, DESCRIVE E SI SPIEGA PER LA PRIMA VOLTA L'ARGOMENTO AFFRONTATO NELL'ELABORATO, DEFINENDONE ANCHE DIFFICOLTA', SCOPI, OBIETTIVI E FASI DI LAVORO.
4) CORPO CENTRALE, A SUA VOLTA SUDDIVISIBILE IN INFORMAZIONI PRELIMINARI (NECESSARIE PER CAPIRE BENE L'ARGOMENTO PRINCIPALE), ARGOMENTO PRINCIPALE, E CONCLUSIONI FINALI (NELLE QUALI SI TIRANO LE SOMME DELLO STUDIO CONDOTTO NELLA TESI DI LAUREA E SE NE VALUTA L'IMPORTANZA).
5) BIBLIOGRAFIA, CONTENENTE L'ELENCO COMPLETO DEI LIBRI E DEL MATERIALE (CARTACEO O TRATTO DAL WEB) UTILIZZATO PER POTER ESEGUIRE L'ELABORATO DI TESI, POSSIBILMENTE NELL'ORDINE IN CUI E' STATO DI VOLTA IN VOLTA UTILIZZATO.
DEI TESTI O DEGLI ARTICOLI DELLE PUBBLICAZIONI, IN PARTICOLARE, NON DOVRANNO ESSERE RIPORTATI SOLO IL TITOLO, IL NOME DELL'AUTORE E L'EDITORE. MA ANCHE I CAPITOLI ED I PARAGRAFI EFFETTIVAMENTE UTILIZZATI.
SE POI SI SONO TRATTE DA QUEGLI STESSI VOLUMI ANCHE DELLE ILLUSTRAZIONI, DI OGNUNA DI QUESTE VA INDICATO IL NOME E LA NUMERAZIONE CHE HANNO NEL TESTO.
IL CORPO CENTRALE E' IL CUORE DELLA TRATTAZIONE, E LA SUA PARTE SOSTANZIALE. PER POTERLO SCRIVERE E' NECESSARIO PRIMA DI TUTTO CONOSCERE BENE L'ARGOMENTO DI CUI SI E' DECISO DI PARLARE.
LA PRIMA COSA DA FARE, DUNQUE, PRIMA ANCORA DI COMINCIARE A SCRIVERE, E' REPERIRE TUTTO IL MATERIALE UTILE POSSIBILE. LA RICERCA DEL MATERIALE SI CONCLUDE NEL MOMENTO IN CUI, LEGGENDOLO, CI SI ACCORGE CHE SI E' IN POSSESSO DI TUTTE QUELLE INFORMAZIONI NECESSARIE PER ESEGUIRE COMPIUTAMENTE LO STUDIO DA CONDURRE E PER SPIEGARLO POI ESAURIENTEMENTE.
OLTRE AL MATERIALE ESSENZIALE, NATURALMENTE, E' POSSIBILE/ DOVEROSO REPERIRE ANCHE IL MATERIALE PER ESEGUIRE DEGLI APPROFONDIMENTI.
REPERITO IL MATERIALE, PER POTER SCRIVERE A RIGUARDO OCCORRE CONOSCERNE BENE IL CONTENUTO. DI CONSEGUENZA E' NECESSARIO LEGGERE TUTTO IL MATERIALE RACCOLTO, SOTTOLINEANDO DA LIBRI, ARTICOLI O MATERIALE ON-LINE TUTTE QUELLE INFORMAZIONI UTILI PER LO STUDIO. DURANTE LA LETTURA GIA' SI FORMA NELLA MENTE UNA SORTA DI ORDINE LOGICO. UNO SCHEMA MENTALE CHE POI SARA' SEGUITO ANCHE NEL CORSO DELLA TRATTAZIONE.
LETTO TUTTO IL MATERIALE, LO SI RIORDINA NEL MODO CHE SEMBRA PIU' LOGICO, PIU' CHIARO, PIU' ESPLICATIVO. A QUESTO PUNTO E' POSSIBILE INIZIARE A SCRIVERE LA TESI DI LAUREA.
L'ARGOMENTO COSI' ORDINATO VIENE DIVISO IN CAPITOLI. OGNI CAPITOLO CORRISPONDE AD UNA QUESTIONE AFFRONTATA DALL'ARGOMENTO GENERALE.
PER SPIEGARE MEGLIO UN CONCETTO E' ANCHE POSSIBILE RICORRERE A DELLE ILLUSTRAZIONI O DELLE TABELLE, TRATTE DAL MATERIALE ACQUISITO OPPURE CREATE EX-NOVO. OGNUNA DI ESSERE DEVE ESSERE NOMINATA E NUMERATA NEL CORSO DELLA TRATTAZIONE (TABELLA1, TABELLA 2.... FIGURA 1, FIGURA 2....) E CORREDATA DI UNA DIDASCALIA. LE TABELLE TRATTE DAL MATERIALE ACQUISITO DEVONO ANCHE PRESENTARE UNA PICCOLA DESCRIZIONE DEL LIBRO/ ARTICOLO DA CUI SONO TRATTE (AUTORE, TITOLO, EDITORE, CAPITOLO, NUMERO).
DEL MATERIALE ACQUISITO NON DEVE ESSERE FATTA (SALVO POCHI CASI, CHE COMUNQUE DEVONO ESSERE SEGNALATI ALL'INIZIO DEL CAPITOLO) UNA TRASCRIZIONE, MA PIUTTOSTO UNA RIELABORAZIONE CON PAROLE PROPRIE.
INSIEME ALL'ELABORATO DI TESI DI LAUREA, QUALORA L'ARGOMENTO RIGUARDI O COMPRENDA UNA PROGETTAZIONE, E' POSSIBILE PRESENTARE, SEPARATAMENTE AL VOLUME RILEGATO, ANCHE DELLE TAVOLE DI PROGETTO.
TERMINATO UN CAPITOLO (O QUALCHE CAPITOLO) DEL CORPO CENTRALE DELLA TESI DI LAUREA, IL REVISORE POTRA' ESPRIMERE IL SUO GIUDIZIO IN MERITO. POTRA' SUGGERIRE DI ELIMINARE CERTI PASSAGGI POICHE' NON ATTINENTI, OPPURE DI APPROFONDIRE CERTI ARGOMENTI. POTRA' POI ESPRIMERE IL SUO DISACCORDO SULLO SCHEMA LOGICO SCELTO E PROPORNE UN ALTRO PIU' CHIARO. OPPURE POTRA' ESPRIMERSI A FAVORE DI QUELLO SCELTO. ATTRAVERSO QUESTE SUE ULTIME INDICAZIONI E' POSSIBILE ULTIMARE LA TESI DI LAUREA.
LA VELOCITA' CON CUI VIENE ESEGUITA UNA TESI DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE DIPENDE DA MOLTE COSE:
1) VELOCITA' NEL REPERIRE IL MATERIALE COMPLETO;
2) COMPLESSITA' DELL'ARGOMENTO;
3) PRESENZA O MENO DITAVOLE DI PROGETTO;
4) REPERIBILITA' DEL REVISORE;
5) DIFFICOLTA' O MENO DELLO STUDENTE A SCRIVERE;
6) ORE DI LAVORO DEDICATE.
DI SOLITO COMUNQUE, E' IL REVISORE CHE STABILISCE I TEMPI PER REDARRE LA TESI DI LAUREA. GIA' DAI PRIMISSIMI INCONTRI, VISTO IL TIPO DI ELABORATO CHE SI VUOLE ESEGUIRE, IL REVISORE DA' LA SUA OPINIONE IN MERITO AL TEMPO NECESSARIO PER COMPLETARE IL LAVORO. INOLTRE SI SCEGLIE IN BASE A QUESTO L'APPELLO DI LAUREA DESIGNATO.
LO STUDENTE, A QUESTO PUNTO, SI ADEGUA DI CONSEGUENZA, LAVORANDO DI PIU' O DI MENO A SECONDA DEL TEMPO A DISPOSIZIONE.
PER COLORO CHE HANNO DECISO DI SCRIVERE LA TESI DI LAUREA SULL'ARGOMENTO DEL TIROCINIO, E' BENE INIZIARE A SCRIVERLA SUBITO DOPO AVER TERMINATO QUEST'ULTIMO.
IL TEMPO RICHIESTO PER REDARRE UNA TESI DI LAUREA E' IN GENERALE DI 3-4 MESI CIRCA.
